martedì 6 maggio 2008

I risultati di uno studio sul tessuto adiposo

Ormai siamo arrivati a maggio, proseguono i corsi e si avvicina istologia... Mi permetto di fare ancora un in bocca al lupo a chi domani ha il test di anatomia. Non state troppo in ansia mi raccomando, è una cosa abbastanza "normale", se avete studiato non ci dovrebbero essere grossi problemi.
Curiosando su internet, ho scovato una cosa interessante: visto che siamo in tema di istologia, parliamo a proposito del tessuto adiposo.
Secondo un recente studio, il numero di adipociti che si acquisiscono nell'infanzia rimane costante poi per tutta la vita. Si potrà riuscire a diminuire la dimensione delle cellule adipose che costituiscono il tessuto adiposo bianco interno, quello che è localizzato a livello addominale, ma non si riuscirà a diminuire il loro numero.
Questo risultato conferma una vecchia teoria, secondo la quale si acquisisce peso da adulti non tanto perché aumentano gli adipociti, quanto perché si accumulano grassi in quelli che si hanno fin da piccoli: quanti più adipociti ci sono, tanto più facilmente il grasso trova possibilità di depositarsi. Ma dalla ricerca svedese è emerso anche un altro risultato: se è vero che il numero di adipociti rimane lo stesso per tutta la vita, è però stato verificato che esiste un ricambio costante, e ciò lascia intravedere la possibilità di mettere a punto nuove cure anti-obesità. Qui trovate l'articolo integrale con tutti i dettagli dell'esperimento condotto in Svezia:

http://www.corriere.it/salute/08_maggio_05/cellule_grasso_d3402092-1ab3-11dd-b32c-00144f486ba6.shtml

Questa ricerca non fa altro che confermare, secondo me, l'importanza di controllare l'alimentazione fin dai primi anni di vita: purtroppo mi capita di vedere in giro sempre più bambini e ragazzi sovrappeso o, peggio ancora, decisamente obesi. I genitori, in prima persona, dovrebbero stare attenti che il proprio figlio mangi cose sane e nella giusta misura, e non il cosiddetto "junk food". Anche noi, purtroppo, ormai allontanatici dalla vecchia "dieta mediterranea", rischiamo di uniformarci alla situazione americana, dove il tasso di obesità ha raggiunto livelli molto alti, per via dell'alimentazione a dir poco scorretta e non bilanciata, causa, tra le altre, di malattie cardiovascolari, che rappresentano oggi, nei paesi occidentali, la prima causa di morte.
Trovo poi sbagliata la convinzione, diffusa in non poche persone che hanno problemi di peso, che basti qualche pasticca o qualche trattamento, per risolvere tutto; è un problema di abitudini alimentari: bisogna mangiare il necessario ed in modo da soddisfare il fabbisogno di ogni sostanza. Così come non serve neanche affrontare diete ferree; una volta terminata questa, accade spesso che si ricomincia a mangiare come prima, e non si è risolto nulla. La cosa migliore rimane sempre l'esercizio fisico, che, se fatto con un pò di regolarità, permette di dimagrire e tonificare, al contempo, la muscolatura, lavorando magari all'aria aperta.

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