domenica 8 giugno 2008

E' l'ora di sconfiggere i pregiudizi

L'altro giorno mi è capitato di leggere una notizia apparsa su Internet, che, per usare un eufemismo, definirei "spiacevole".
La ditta tedesca Media Markt, che vende elettrodomestici e televisori, ha lanciato sulle tv nazionali quattro, veramente "geniali", spot, in cui viene raffigurato l'italiano medio stereotipato.
Il protagonista, impersonato da un attore tedesco, segna un carattere in ogni video: c'è l'italiano macho e ruffiano che sbava dietro ad ogni donna che passa, c'è l'italiano truffatore che frega un amico, l'italiano imbroglione che "mentre i tedeschi comprano i televisori, lui compra gli arbitri", come se tutto il popolo italiano impiegasse il suo tempo a corrompere i fischietti, e come se in Germania, tre o quattro anni fa, non ci fosse stato uno scandalo partite truccate, tanto per dire.
Per finire, a chiudere il fantastico quadretto ideato da più che discutibili menti pubblicitarie, ci sono altri epiteti, ormai purtroppo celebri, quali mafiosi, ladri e così via.
Io credo che cadere in questi assurdi e anacronistici pregiudizi sia una cosa veramente di basso livello. In Germania ci sono dei giornali non nuovi a queste cose: mi ricordo che, al tempo dei mondiali di calcio di due anni fa, fu fatta partire una notevole campagna antitaliana, culminata con l'invito di una televisione pubblica a non consumare nei nostri ristoranti.
D'altra parte, io stesso mi guardo bene dall'esprimere pregiudizi, per esempio, sulle nazionalità degli immigrati che ci sono in Italia. Pur sapendo che una parte di loro, come fanno anche del resto diversi italiani, delinquono e basta, e per questo andrebbero espulsi, non mi dimentico mai, conoscendone anche alcuni, che ce ne sono migliaia che lavorano e si danno da fare, e che perciò vanno riconosciuti e rispettati.
Giudicare in modo offensivo un'intera popolazione, generalizzando per colpe commesse da pochi, o in ogni caso non da tutti, è una cosa davvero scorretta e triste. Pertanto, spero e confido che la maggior parte dei tedeschi non la pensi in questo modo, e che i promotori di questa pubblicità se ne accorgano e si rendano conto della stupidità della loro idea.

2 commenti:

Shunran ha detto...

Beh, in Germania il sentimento anti-italiano è molto forte, e ha le sue radici - ovviamente - negli accadimenti della seconda guerra mondiale. Una parte della mia famiglia è tedesca e so bene quale sia la situazione. Due gite scolastiche in Germania hanno poi offerto l'occasione per testare in presa diretta questa realtà.

C'è da dire anche che negli ultimi anni non abbiamo dato neppure noi motivi per far parlare bene di noi (Berlusconi che,al Parlamento Europeo, propose a Schultz di interpretare il kapò nazista in uno sceneggiato, tanto per dirne una).

A questo aggiungi che qualsiasi nazione è sempre ben lieta di chiudere gli occhi sui propri misfatti e di sedere sul trono della integrità per giudicare altri paesi.

Che dire, ovviamente queste cose mi mandano in bestia, ma non possiamo nemmeno evitare di ammettere che di cose belle, ultimamente, ne stiamo facendo davvero poche, e non sono assolutamente uno di quelli che getta fango sul proprio paese per puro qualunquismo.

Viso ha detto...

Concordo sul fatto che negli ultimi anni non stiamo offrendo una grande immagine di noi stessi, ma il vero problema è che, come da te rilevato, molto spesso ogni nazione tende ad ergersi a giudice delle altre (ed accade anche a noi purtroppo), facendo finta di non vedere i problemi in casa propria, ed in tal modo non preoccupandosi neanche di risolverli. Resta il fatto che qualunque tipo di generalizzazione contro qualsivoglia nazionalità sia da condannare.

La 5E in gita a Dublino

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Un ricordo del periodo liceale...