Riallacciandomi a quanto scritto dal professore e da Lee LeFever, vorrei fare qualche breve riflessione. Innanzitutto dico che non mi sembra condivisibile l'opinione di tutti coloro che sostengono che la matematica o la sai fare da sempre o sei destinato a non impararla e a non apprezzarla mai. Secondo me quello che manca spesso nell'insegnamento della matematica, e che si riflette nell'idea che se ne fanno gli studenti, è il far capire che essa non va concepita solo come qualcosa di profondamente distante da noi, ma bensì come applicata nel contesto della realtà ed anche a quello che ci piace.
Basta pensare ad una cosa qualunque, ed ecco che facilmente troveremo un aspetto della matematica applicabile ad essa.
Per esempio, se ci piace giocare al lotto, ci vengono subito in mente le probabilità ed il calcolo combinatorio. Ci piace osservare le comete: ebbene queste nel muoversi descrivono parabole. Addirittura, spingendosi un pò oltre, si possono ritrovare fondamenti di trigonometria nel gioco del biliardo. E così via, gli esempi che si possono fare sono praticamente infiniti.
Questo è il bello di questa materia e quello che potrebbe essere veramente di aiuto ai ragazzi. Sicuramente molti di coloro che pensano di avere un' innata negazione per la matematica comincerebbero a non scoraggiarsi e ad apprezzarla di più.
Io stesso, all'inizio del liceo, ho avuto un momento di difficoltà nel mio rapporto con la materia. Poi le cose sono nettamente migliorate, anche pensando al fatto che la matematica è tutta attorno a noi, ed è nostro compito "scoprirla". Un altro suo grande pregio consiste nell'essere probabilmente la cosa più inopinabile che esista. In tutte le parti del mondo, il risultato (corretto ovviamente!) di una disequazione, di un problema di geometria ecc sarà sempre lo stesso, e nessuno potrà ragionevolmente obiettare niente.
Concordo quindi con l'idea che sia necessario cercare di migliorare il suo insegnamento, contestualizzandola in ogni suo aspetto ed evitando, soprattutto, che essa diventi solo uno "snocciolamento" di formule e dunque un esercizio puramente mnemonico.
Fresella alla Moranese
12 anni fa
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